venerdì 14 maggio 2010

Fantasy o Fantascienza?

Di recente mi sono trovato, nel corso di una sessione "creativa", a discutere con programmatori e sceneggiatori riguardo l'ambientazione di una saga. Stabiliti gli elementi che, per varie ragioni, dovevano costituire i paletti narrativi della faccenda, ci siamo trovati a riflettere se fosse meglio ambientare la storia in un universo fantasy o fantascientifico.
Dopo un paio d'ore ci siamo lasciati con diversi buoni spunti su cui fare "i compiti a casa", anche se una scelta definitiva non era stata presa.

Al termine della riunione mi sono trovato a condividere una sintesi della chiacchierata con una persona che non aveva potuto partecipare. A "bocce ferme" ci è venuto spontaneo farci qualche domanda: perché il fantasy è così popolare nei giochi multiplayer? Perché la fantascienza è meno frequentata nella letteratura ultimamente dal grande pubblico?


courtesy of MMOData.net

Ci siamo dati una possibile, senz'altro superificiale spiegazione. Il fantasy è terrigno, magico e "naturale". E' romantico, in senso letterario. E, poiché ha che fare con un certo passato, molto ben codificato, si presta meglio ad essere immediatamente capito dal grande pubblico; bastano pochi tratti.
Se mostro (o racconto) un villaggio dai tetti di paglia e un castello di pietra chiara sulla collina, contro una catena di alte montagne dai picchi innevati, l'immaginazione del lettore o del giocatore, così ben educata da secoli di frequentazione con questi cliché, subito immaginerà un signore feudale, padre forse di una giovane principessa, una locanda con un'insegna di ferro battuto e un bosco nebbioso appena oltre i campi. Forse ci sarà una foresta abitata da folletti e un drago prepotente si sarà ricavato una buia tana sulle motagne. Magari il passo sarà sorvegliato da un gigante. Insomma ho reso l'idea. Subito l'immaginazione del nostro ospite riempirà i vuoti. Starà poi all'autore giocare con questi clichè, per sorprendere o mettere a proprio agio l'ospite di turno.
Il fantasy è quindi, dal punto di vista narrativo, un genere estremamente economico. Benché diverso dal mondo reale, ha il vantaggio che tutto è codificato, salvo sorprese.

La fantascienza, salvo quella davvero deteriore, non può giocare con questi aspetti. Per essere accettata come mondo alternativo dal nostro ospite (lettore, giocatore, spettatore, quel che è) ha bisogno di molte spiegazioni. Che regime politico c'è? Che tecnologie funzionano? Come? Com'è la società? E' un futuro migliore o peggiore? Ci sono razze aliene? La fantascienza insomma è un genere più aperto. E soprattutto ha bisogno, almeno per certi tratti, di essere didascalico. Deve spiegare come funzionano le cose, o, dei vari futuri possibili, quali, nella finzione narrativa, è stato imboccato dall'umanità. E questo può risultare noioso o, quanto meno, non nelle corde di molti lettori in cerca di evasione.
Aggiungiamoci un'estetica più "fredda", una certa inquietudine epocale e l'allontanamento dell'uomo odierno dalla natura ed ecco una possibile spiegazione del perché nell'anno 2010 chi vuole evadere guarda al passato piuttosto che al futuro.

Poi, lungi da me ogni tentazione sociologica.

Nella riunione creativa di cui sopra però le differenze sembravano evidenti: la fantascienza offriva più possibilità narrative - oggettivamente ci ha fatto venire più idee - ma un universo fantasy sembrava più facile da evocare e da ingegnerizzare.
Sono piuttosto convinto comunque che, per la saga che stiamo cercando di far nascere, alla fine, sarà la storia più avvincente a dettare le regole su tutto il resto.

4 commenti:

  1. buffo come questo post caschi "a fagiolo"! In questo week-end mi sono impegnato nello stesso identico dilemma. Sci-Fi o Fantasy? Buffo come peraltro io abbia pensato che il sci-fi sia più fertile per l'inventiva...in fin dei conti quando si cerca di creare "qualcosa di nuovo" si deve andare unpo' fuori pista e trovo che il fantasy sia stato quantomeno logorato dalla quantitàdi materiale proposto, d'altro canto il pensiero assillante è anche che se c'è così tanto materiale, vorrà pur dire che è il genere per cui il pubblico è più recettivo...insomma, che bordello!
    Comunque dal mio punto di vista è la commistione di genere ad affascinare, anche se difficile da digerire :D

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  2. La fantascienza soffre, tra le altre cose, la concorrenza della scienza. Se guardiamo i film di 30 anni fa, spesso sorridiamo vedendo che le fantascientifiche trovate di allora già oggi sembrano degli obsoleti souvenir finanche un po' ridicoli. Il fantasy au contraire vive di solide certezze, si appoggia a standard riconoscibili e permette agli autori di concentrarsi sulla trama: l'ambientazione è una commodity. Viceversa nella fantascienza l'ambientazione è la pietra angolare su cui costruire la storia. Sempre che la pietra tenga.

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  3. Concordo con Martchelo, ma con riserve... Classici come il Neuromante o un libro qualsiasi di Aasimov vengno tutt'ora stampati e letti eppure, per quanto la fantascienza narrata in questi lavori non sia attendibile, continua comunque ad affascinare. Credo che la reale differenza sia nell'approccio, come dici giustamente la sci-fi soffre della concorrenza della scienza, mentre invece nel fantasy la semplice "magia" giustifica che possano coesistere equipaggiamenti cronologicamente incompatibili...come mai la storia non fa concorrenza al fantasy?

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  4. Chissà, magari certa fantascienza, se pure è basata su un modello o su una "profezia" che non si è avverata, tuttavia resta affascinante e con una forte coerenza interna. Alcuni autori poi giocano, in chiave moderna, col mito (guarda caso i due che hai citato...). Quello che ne risulta è una sorta di fantasy in senso ampio.
    Sul perché il fantasy non senta la concorrenza della storia, avrei qualche idea. Intanto non è del tutto vero. La sente la concorrenza e, dove le fa comodo, la incorpora anche bene (vedi le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di Martin o tutto quello che di recente è stato riscritto sul mito di Artù). Resta però il discorso generale: la storia o il mito è già "stato", quindi è terreno solido su cui gettare le fondamenta di una storia. Il futuro e la scienza possono imboccare infinite vie, quindi è roba fluida. La storia deve galleggiare, più che altro, in un mare in tempesta. E' più una scommessa insomma...
    Secondo voi i supereroi Marvel sono fantasy o fantascienza?

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