mercoledì 21 ottobre 2009

Contaminazioni tecnologiche sul tavolo da gioco

Salvo qualche rara eccezione su lgq non posto recensioni o segnalazioni di video divertenti. Questa volta però ne vale la pena. Ecco qui (e grazie a Yuri che me l'ha segnalato)

Surfacescapes Demo Walkthrough from Surfacescapes on Vimeo.



Naturalmente non posso fare a meno di comminarvi anche qualche riflessione a riguardo.
Guardatevi prima il video però.

La prima reazione è di entusiasmo, la mia lo è stata almeno. O cavolo, era ora! Ho passato notti insonni a colorare miniature e a disegnare floor plan e finalmente una soluzione tecnologica che combina brillantemente scenografia e meccanica di gioco.
Poi qualcosa comincia a non tornare. Il lupo mannaro che ondeggia. E' una miniatura o il pezzo di un videogioco? E' un placeholder che poi la mia immaginazione rivestirà di pelo irsuto e fauci schiumanti o è *davvero* il lupo mannaro che il mio personaggio sta affrontando? E poi perchè mentre affronto il mostro in combattimento gli uccelli cinguettano?
Si, lo so, è un proof of concept, insomma una demo. Immagino che in un'ipotetica versione finale il dungeon master possa scegliere una colonna sonora adatta e tutto il resto.
Non fraintendetemi, non sono un misoneista. Le novità tecnologiche mi appassionano e anche questa ha delle potenzialità secondo me, ma il punto è che la contaminazione tout court non sempre funziona. Intendo dire che questo tipo di esplorazioni vanno fatte, ma non riesco ad immaginarmi cinque persone sedute attorno a surface che fanno una partita di D&D con questo tipo di interfaccia. E' il compromesso che qui non funziona completamente. Spoglia il gioco della componente cinestetica (dadi, miniaturem, carta) e non ti immerge completamente in quella visuale. E' molto funzionale (le opzioni sulle azioni ecc.), ma impedisce al master ogni interpretazione o aggiustamento o temporaneo override delle regole, indispensabile per una migliore esperienza narrativa.

Il giudizio non può che essere sospeso, ci mancherebbe. Seguirò questa faccenda e magari riporterò qui le mie impressioni.
Penso tuttavia che ogni device, o se volete, ogni medium, abbia bisogno di trovare il suo linguaggio e quindi plasmare la sua esperienza. Va bene partire da qualcosa che esiste e vedere se funziona semplicemente trasportandolo su qualcosa di nuovo, ma poi la ricerca deve continuare, alla ricerca del trattamento ideale e, con questo del suo concept, del suo "prodotto". Nativo.
Se non lo fa, e non fa breccia, non è destinato a durare.

10 commenti:

  1. anche a me non torna qualcosa, ogni tanto infatti si vede il narratore che armeggia col mouse che tiene nascosto in un angolino.

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  2. Condivido il tuo scetticismo nel utilizzare un sistema simile durante una partita tradizionale "tutti intonrno al tavolo" (sono del parere che difficilmente la tecnologia potrà sostituire i mondi fantastici creati dalla nostra fantasia), ma pensa alle potenzialità di questo sistema per poter sviluppare partite a distanza. Personalmente è da tempo che con diversi amici (trovandoci ormai a lavorare ogniuno in città diverse) aspettiamo un sistema valido che permetta di far interagire nella partita anche persone che non possano essere fisicamente al tavolo da gioco. E sotto questo punto di vista, sembra ci siano ottime potenzialità, anche se prima di cantar vittoria aspetterò con ansia una versione finale testabile ;)

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  3. E' che l'aggeggio in sè credo si aggiri sui 10K €. Non ci vedo ogni giocatore con un coso del genere nel salotto... ;-)
    Tuttavia è un oggetto pionieristico in qualche modo, quindi può essere che ne nasca una declinazione "consumer", magari tipo tablet pc. Allora sì che sarebbe divertente.
    Ho un amico, un ex collega, che sta seguendo un progetto per un'applicazione ludica su surface. Sarebbe interessante avere un suo parere...

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  4. Evocato (... dato il contesto ...) volentieri intervengo.

    Sono "l'amico-ex-collega" che sta facendo qualche pensierino su come portare in Surface i giochi (ma dovrei più specificamente i boardgame).

    Io credo che il tema da voi sollevato sia decisamente rilevante; lo definirei "coesistenza tra materiale e simulato" (perdonate la mia allergia all'aggettivo virtuale).

    Le vostre considerazioni puntano dritto al tema che io ritengo essere centrale per qualsiasi applicazione su Surface che mi sembri interessante sviluppare: lo schermo di Surface è (a quel che so) il primo caso commerciale di vera oggettificazione dello schermo di un computer, sia perché si interagisce con la sua (rilevante) fisicità, sia perché ciò che vi avviene dentro può essere intimamente messo in relazione a quello che vi avviene sopra.
    Non mi sembra che la demo che ho visto abbia indirizzato correttamente questo tema; non ho molte certezze ma sono sicuro che mai (e poi mai) sostituirei il lancio di un dado fisico con la sua simulazione a schermo; men che meno fatta in modo così piattamente (e direi tristemente) mimetico: se deve essere un soft-dado che sia soft-dado fino in fondo, e trovi le sue NUOVE (ed entusiasmanti) valenze espressive! ... oppure molto meglio lanciare un dado fisco e far leggere a Surface il suo risultato ...

    E, focalizzato questo aspetto, potremo capire se i sistemi basati sulla simulazione in coesistenza con la materialità, potranno davvero costituire i luoghi fisici dell'intrattenimento condiviso (tema sollevato in un commento) ... considerazioni econonomiche a parte.

    Io credo che la surfizzazione del gioco (e penso anche a quello che ho visto di Ubisoft) si stia muovendo secondo una prospettiva sbagliata: non deve essere la simulazione del videogame ad andare verso la fisicità del boardgame, ma la fisicità del boardgame ad andare verso la simulazione del videogame; io credo che si debba pensare a cosa può succedere sopra lo schermo per poi definire, come conseguenza, cosa vi avviene dentro.

    Con la questione del cinguettio avete sollevato anche la questione della "coerenza della narrazione"; è semplice: se si vuole la bicicletta poi si deve pedalare, e lavorare per definire al meglio tutte le variabili espressive dei un racconto che è diventato più ricco. Lo abbiamo scoperto ormai quasi vent'anni fa con l'affermarsi della possibilità di interagire con la narrazione: più esperienza significa più lavoro. Mettiamoci l'animo in pace e iniziamo a lavorarci, che c'è un sacco da fare.

    E last but not least l'ingombro di Surface, sia in termini spaziali (e di peso) che in termini economici.
    Ricordo che quando vidi per la prima volta Gates in tv presentare Surface il mio primo pensiero fu "c@**@te buone solo per andare in tv"; forse sono io il misoneista (... ho imparato una parola nuova e non vedevo l'ora di usarla ...).
    Approfondendolo però mi sono poi ricreduto: io credo che ad oggi Surface sia un prodotto assolutamente di nicchia, ma sia un prodotto a tutti gli effetti; un prodotto con un mercato piccolo e da esplorare (e senza comunque grandi orizzonti commerciali sulla traiettoria della sua forma attuale) ma un vero prodotto.

    Ma ancor di più, con i suoi più di cinquanta punti di contatto gestibili contemporaneamente, è un formidabile strumento di sperimentazione in diversi ambiti, e tra questi sicuramente quello ludico (dove peraltro ci sono stati altri tentativi recenti in una linea analoga, come il Philips Entertaible).

    ... in attesa di una sua formulazione meno ingombrante ...



    pietro

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  5. Ciao Pietro,
    grazie di aver commentato.
    Personalmente, se dovessi scegliere, chiederei all'applicazione di darmi supporto solo per la parte relativa all'ambientazione (floor plans e colonna sonora), con la possibilità di attivare/disattivare alcuni aiuti (raggi delle armi e degli incantesimi ecc)o effetti. Sarebbe estremamente più semplice e sarebbe facilmente adattabile a tutti i giochi di ruolo: si concentrerebbe su quello che sa fare meglio e lo farebbe per tanti giochi diversi, invece di volere fare tutto per una sola meccanica di gioco.

    Ci manderesti qualche link interessante per chi desiderasse approfondire? Solo roba rigorosamente ludica, mi racconando ;-)

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  6. ... in realtà non ho molto ...

    questo (per quel che ho inteso) è il concept:
    http://www.youtube.com/watch?v=5ohNzHWL7FI

    questa invece è una vera demo dello stesso gioco:
    http://www.youtube.com/watch?v=D5T666CQTzQ

    dai due poi potete trovare diversi video collegati (anzi: se ne trovate di interessanti segnalateli)

    quello che invece su Surface non potete davvero perdervi è questa parodia di uno dei primi video di Microsoft di presentazione del prodotto:
    http://www.youtube.com/watch?v=CZrr7AZ9nCY

    ... io l'ho visto la prima volta al Mix di Las Vegas lo scorso anno, presentato proprio nella sessione curata dai designer di Micorsoft ... :-) ...

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  7. Grazie mille Pietro. Ora che abbiamo aperto le danze sull'argomento non potremo non tornarci su :-)

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  8. La prima cosa che mi è venuta in mente guardando il video: sostituendo il dado con un dado virtuale si perde molto del fascino del cartaceo.
    Per il resto, raggi d'azione degli incantesimi, mappe che i giocatori possono scoprire a poco a poco (diciamo che in una lista dei desideri questo sarebbe uno dei miei primi punti), possibilità di giocare a distanza, è comunque interessante. Ma i dadi veri non sono sostituibili.

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  9. Ciao Sabrina. Sono d'accordo sui dadi...
    Se ti interessa abbiamo poi riparlato di surface qui http://lagrandequest.blogspot.com/2010/02/d-su-microsoft-surface.html

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